di Monica Romano
Sempre più ragazzi oggi giorno hanno poca fiducia in se stessi, poca sicurezza ed ecco che fanno gli strafottenti, ecco che risultano antipatici, o peggio rifuggono in sostanze. Fumo. Alcool. Droghe. Qualunque cosa per fuggire. Per fuggire da una realtà che li opprime.
E la colpa è da attribuire a persone che non hanno fatto altro che sottovalutarle, facendole sentire inadeguate, facendo continui paragoni, continui confronti per voti, vestiario, per qualunque elemento che li conduca alla massificazione. Ecco che si formano le masse. Gente che preferisce non apparire, ma restare in disparte. Non mostrarsi per quel che si è, ma omologarsi, chiudendosi in un guscio sempre più grande, costruendo muri sempre più alti. Così, la volontà di non apparire, non è una semplice riservatezza, timidezza, non è qualcosa il cui contrario è una totale indiscrezione fatta di chi vuole mettersi in mostra, in qualunque modo, pur di star al centro dell’attenzione. Ma è qualcosa di diverso, è la piena volontà di distaccarsi introducendosi. Ossimoro forte. Ma rappresenta in tutta la sua particolarità la strada che sempre più si sta scegliendo di condurre. Si cerca di distaccarsi da sé, di non mostrarsi per quel che si è e di introdursi in una massa perfetta. Senza pensieri, senza idee, senza la propria essenza, senza la propria anima. E se si va a fondo, si percepirà come non sia solo la riservatezza sfrenata ad esser prodotta, ma anche l’indiscrezione di cui sopra. Perché, in fin dai conti, non è anche quella una forma di distacco? Chi cerca l’attenzione altrui, chi cerca di esser sempre al centro dell’attenzione, chi vuole sempre mostrarsi.. non mostra quel che è, anzi. Si è ben costruito una scudo contro la sua vera essenza. Siamo frutto di quello che viviamo. Frase fatta, senza dubbio. Ma quando una frase fatta non ha avuto un grande riscontro? Se è diventata tale un motivo ci sarà, no?!
Devi fuggire dalle tue insicurezze. Devi imparare a non dissociarti, ma imparare a conoscerti, conoscerti a fondo, e apprezzarti. Amarti. Proprio per quello che sei. Fin quando non farai pace con il tuo animo non riuscirai mai a stringere veri rapporti, rapporti duraturi, né ad essere te stesso. Ti nascondi dietro maschere per paura di non piacere, perché non piaci a te. Ma non è questo il modo. Non è questo il modo per star meglio, per trovare la serenità, la gioia, la felicità. Devi far pace con te. Devi sentirti tu adeguato. Nessuno può farti sentire bello, adeguato, utile, importante se non te stesso. Se continuerai a essere tanto distaccato e insieme introdotto, ergo insicuro, avrai una sola sicurezza: non essere giusto. E se tra tutte le insicurezze, questa è l’unica sicurezza, potrà mai togliertela qualcuno con le sue parole?! Certo le persone che ti stanno accanto sono fondamentali, può non farti sentire inadeguato, brutto, inutile.. ma quel che possono veramente fare, quello che serve davvero è spingerti a ricercare la fiducia in te stesso, la sicurezza in quel che sei. “Ho avuto la grande fortuna di avere questa persona, credo che fra le tante che ho avuto, questa sia la più grande. Questa è quella che mi ha reso quella che sono adesso, che non vuol dire stare sempre bene, non sentirsi mai inadeguata, né essere sempre ottimisti e fiduciosi!”
Spesso si sente la necessità di ricevere certezze da altre persone, un riscontro, ma non è giusto, non è sano. Bisogna stare bene con se stessi, non cercare altrove, che non significa voler stare soli, ma star bene quando si è con gli altri, sentirsi talmente tanto bene da non aver paura dei silenzi che possono sovrapporsi, ma ricercarli.
“Sono qui. Fuori piove, o forse non ancora. Quel che è certo è che alle volte tuona. Penso a quanta paura si abbia dei temporali e quanta serenità diano invece a me. Un buon libro, una buona sedia, un momento di interiorità estrema da vivere in solitudine, o con chi sa esser vicino nella sua solitudine, lasciando te nella tua. Avete mai provato?! Quei momenti in cui non sei da sola ma è come se lo fossi, ma non perché ti isoli, non perché ti senti a disagio, al contrario. Perché stai tanto bene da poter godere di un momento così, di intimità con te, ma in compagnia. Ho sempre pensato a questi pomeriggi sognando pomeriggi d’amore davanti a un caminetto, e li ho invece vissuti a mare, sulla spiaggia, nell’unica parte deserta che esiste di questa. E lì che mi son addormentata come mai prima d’ora. Mi rilassavo. È lì che camminavo, pensando a quante cose abbia fatto nella mia vita, a quanti traguardi abbia raggiunto, a quante volte abbia potuto guardare il cielo e dire “sì, ce l’ho fatta. Grazie!” Sì, grazie, perché ringrazio il cielo, ringrazio Dio per avermi permesso di arrivare dove sono. Non so se continuerà così la mia vita, con questa continua e sfrenata fortuna, con questi continui successi, so però che non dimenticherò mai quel che ho vissuto in questi anni.”
E penso che sia così che ogni persona debba ragionare. Penso che ogni persona debba guardare a ciò che è piuttosto che a ciò che non è, a ciò che ha piuttosto che a ciò che le manca. Si può essere più o meno forti, ma non è solo questo, questo c’entra veramente poco. Bisogna conoscersi, avere la capacità di conoscersi a fondo, conoscere le proprie debolezze, ma soprattutto le proprie forze. E lavorarci, viverle, fino in fondo.
Sii te stesso, sempre! Non dimenticando mai chi sei, come lo sei diventato e di esserne orgoglioso. Ognuno di noi ha una storia, ognuno di noi ha degli obiettivi, delle preoccupazioni, cose che insegue e cose da cui fugge, ma quel che importa è che abbia la consapevolezza di sé, che sia capace di fermarsi e congratularsi con sé stesso e a dar giusto peso ad ogni raggiungimento, perché sarà sempre un traguardo.
Pensa a tutte le volte in cui ce l’hai fatta, a tutte quelle in cui non ci credevi e invece eccoti lì, all’apice della cima. Non scoraggiarti, mai. Sii soddisfatto di te stesso, sei tu l’unica persona di cui hai bisogno, quella che ti conosce meglio e che meglio può darti forza, quella che si complimenta con te e che riconosce ogni sacrificio, ogni ostacolo fatto e superato.
Sii felice.